Auguri di Buone Feste
17 Dicembre 2020L’eredità di Dante
19 Settembre 2021Il mondo sommerso di Gianni Cella
Dal 7 agosto al 12 settembre 2021 si è tenuta, al MAS Museo Nazionale delle Attività Subacquee di Marina di Ravenna, la mostra Il mondo sommerso di Gianni Cella a cura di Sandro Malossini. Per tale occasione è stato pubblicato un catalogo a cura del Centro Stampa Regione Emilia Romagna.
Si rinnova l'appuntamento estivo con il MAS con una mostra personale di Gianni Cella. Con la solita ironia e giocosità che contraddistingue tutta l'opera dell'artista possiamo farci trasportare in un fresco mondo sottomarino dove palombari e pesci assorbono i colori della festa per rimarcare l'aspetto ludico di un'arte che può essere tale anche senza struggimenti e sofferenze esistenziali cari a tanta letteratura artistica. Color forti, forme adolescenziali compongono il mondo sommerso di Gianni Cella, opere che sembrano festeggiare il caldo estivo, le vacanze, la serenità. E' quindi questo appuntamento estivo un motivo di orgoglio per l'Assemblea legislativa sostenere con il proprio patrocinio queste attività culturali volte alla conoscenza di un Museo unico nel suo genere e di importanza internazionale che si apre alla conoscenza anche attraverso esperienze di arte contemporanea.
Emma Petitti - Presidente Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna
Gianni Cella ci sorprende sempre quando affronta un tema particolare e singolare come potrebbe essere quello di questa mostra: il mondo sottomarino. Avevamo visto già esempi dove l'artista si era cimentato andando a guardare dentro l'acqua. E' stato il caso di Lo spirito del lago mostra curata da Sabina Melesi e Valerio Dehò, ma allora si era fermato in superficie, aveva lasciato che lo sguardo percepisse solo i riflessi, i colori del mondo sottostante. Ora, con la sua capacità straordinaria di creazione e fantasia, si lascia andare e avvolgere dalle acque che lo portano a creare un altro mondo, quello invisibile, quello sommerso e buio dei fondali marini: appaiono pesci palla colorati, azzurri e gialli, stelle marine, palombari e misteriosi totem, ninnoli che sembrano personaggi alieni che hanno trovato il loro habitat laggiù, nelle profondità degli abissi. La sottile ironia di tutta l'opera di Gianni Cella, siano disegni o sculture o pitture, si avvale sempre di una componente ludica, adolescenziale, ma di grande capacità comunicativa, narrativa. Il suo linguaggio è per molti aspetti una sintesi di emozioni, di brevi racconti, di appunti visivi che rimangono dopo sogni felicemente surreali e utopici. Le opere presentate in questa mostra dialogano con il numeroso materiale di un Museo molto particolare, che raccoglie storie di uomini e attrezzature, letteratura e fumetto, cartellonistica e film, un insieme simbiotico di plurilinguaggi dove anche l'arte di Gianni Cella partecipa all'aspetto corale del mondo sottomarino.
Sandro Malossini
Si rinnova l'appuntamento estivo con il MAS con una mostra personale di Gianni Cella. Con la solita ironia e giocosità che contraddistingue tutta l'opera dell'artista possiamo farci trasportare in un fresco mondo sottomarino dove palombari e pesci assorbono i colori della festa per rimarcare l'aspetto ludico di un'arte che può essere tale anche senza struggimenti e sofferenze esistenziali cari a tanta letteratura artistica. Color forti, forme adolescenziali compongono il mondo sommerso di Gianni Cella, opere che sembrano festeggiare il caldo estivo, le vacanze, la serenità. E' quindi questo appuntamento estivo un motivo di orgoglio per l'Assemblea legislativa sostenere con il proprio patrocinio queste attività culturali volte alla conoscenza di un Museo unico nel suo genere e di importanza internazionale che si apre alla conoscenza anche attraverso esperienze di arte contemporanea.
Emma Petitti - Presidente Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna
Gianni Cella ci sorprende sempre quando affronta un tema particolare e singolare come potrebbe essere quello di questa mostra: il mondo sottomarino. Avevamo visto già esempi dove l'artista si era cimentato andando a guardare dentro l'acqua. E' stato il caso di Lo spirito del lago mostra curata da Sabina Melesi e Valerio Dehò, ma allora si era fermato in superficie, aveva lasciato che lo sguardo percepisse solo i riflessi, i colori del mondo sottostante. Ora, con la sua capacità straordinaria di creazione e fantasia, si lascia andare e avvolgere dalle acque che lo portano a creare un altro mondo, quello invisibile, quello sommerso e buio dei fondali marini: appaiono pesci palla colorati, azzurri e gialli, stelle marine, palombari e misteriosi totem, ninnoli che sembrano personaggi alieni che hanno trovato il loro habitat laggiù, nelle profondità degli abissi. La sottile ironia di tutta l'opera di Gianni Cella, siano disegni o sculture o pitture, si avvale sempre di una componente ludica, adolescenziale, ma di grande capacità comunicativa, narrativa. Il suo linguaggio è per molti aspetti una sintesi di emozioni, di brevi racconti, di appunti visivi che rimangono dopo sogni felicemente surreali e utopici. Le opere presentate in questa mostra dialogano con il numeroso materiale di un Museo molto particolare, che raccoglie storie di uomini e attrezzature, letteratura e fumetto, cartellonistica e film, un insieme simbiotico di plurilinguaggi dove anche l'arte di Gianni Cella partecipa all'aspetto corale del mondo sottomarino.
Sandro Malossini