Gianni Cella / Luciano Palmieri – Nuovo Futurismo
7 Ottobre 2011Little Circus: Gianni Cella – Eden
20 Ottobre 2012Dal 13 Ottobre al 24 Novembre 2012
Inaugurazione: Sabato 13 Ottobre 2012 ore 18.00 - Via Ghilini 30 - 15121 - Alessandria
Il motivo del titolo Visibilità ridotta è in riferimento al fare arte in tempo di crisi, quando la visibilità dell'uscita dal "tunnel” è piuttosto limitata.
È anche in relazione al fatto che la visibilità degli artisti, in un momento in cui le priorità appaiono altre rispetto all’arte e alla cultura in genere, è anch’essa ulteriormente ridotta. A proposito di questa mostra i due artisti hanno dichiarato:
“L'inquietudine, la paura, l'incertezza, l'ansia, l'instabilità, l'ossessione, la disillusione, lo sconforto, lo sguardo visionario della nostra generazione hanno dato i loro frutti. Questi in mostra sono solo alcuni. È comunque dal dolore e dalla disperazione che nascono i lavori migliori. Le illuminazioni sono rare e imprevedibili, arrivano quando pare a loro e riempiono tutto.I tempi più difficili sono i momenti in cui bisogna dare il meglio.
”Gianni Cella, già neo futurista, ha sempre privilegiato la figura tridimensionale, caratterizzata dai colori sgargianti. Gabriele Lamberti, già medialista, ha scelto la pittura come mezzo espressivo. Il terreno comune sul quale si erano incontrati la prima volta nel 2004 in occasione di una bipersonale presso la Galleria Maria Cilena a Milano, che si riconfermata presso lo Studio Vigato, in Via Santa Marta 19 sempre a Milano ed ora verrà presentata in Alessandria, è quello dell’ironia agrodolce dei temi trattati rappresentativi di un immaginario iconico
apparentemente ludico e scanzonato ma che rimanda ad un pensiero profondo disincantato, a volte allarmato e sempre inquieto.
Le loro figure evocano quella dimensione di tragico naufragio delle illusioni di saviniana memoria risolte al tempo stesso con compiutezza e definizione. Inoltre sono dotate di un’empatia sensibile in cui sono uniti e trasfigurati stereotipi della figuratività popolare, elementi drammatici e strutture astratte appartenenti alla nostra epoca. Per questa occasione gli artisti hanno deciso di duettare anche sui ritmi del dinamismo e della staticità e sull’alternanza dei toni e dei colori.
I lavori in mostra sono tutti recenti e significativi delle loro ultime ricerche che pur muovendosi sull’onda emotiva di nuove e differenti sollecitazioni, mantengono un rapporto costante con la loro storia ormai più che ventennale.