Il mondo sommerso di Gianni Cella
7 Agosto 2021Siamo fiori
15 Ottobre 2021Gianni Cella a L'eredità di Dante
Gianni Cella - Beati e Dannati, 2021
L'EREDITA' DI DANTE. FORTUNAGO IN ARTE
Si è tenuta dal 18 luglio al 26 settembre 2021 l'esposizione "L'eredità di Dante" presso l'auditorium Giovanni Azzaretti di Fortunago a cura di Luigi Cavallo, Pino Jelo e Oretta Nicolini.
L’associazione Fortunagoinarte ha voluto contribuire alle manifestazioni per il settimo centenario della morte di Dante (Firenze 1265 – Ravenna 1321). E' stata organizzata una mostra documentaria con alcune edizioni di pregio e alcune popolari della Divina Commedia, libri che riguardano la saggistica dantesca, anche pubblicazioni scolastiche che potranno ricordare gli anni degli studi.
Il breve itinerario è stato ripartito in quattro argomenti: Dante Alighieri. L’uomo; Opere di Dante; Intorno a Dante e alla sua opera; Le moderne interpretazioni. Quando il visitatore passava alle opere degli artisti militanti nel campo dell’arte contemporanea, attivi e presenti nelle gallerie e in collezioni private, spesso impegnati come docenti negli istituti di Alta Formazione Artistica, non poteva non avvertire un certo disorientamento.
L’allestimento non seguiva alcun filo logico, le opere non sono state raggruppate per tendenze o correnti artistiche, mancava anche un ordine cronologico che avrebbe potuto fare da guida: le opere sono state poste l’una accanto all’altra assolutamente diverse per poetica, scelta dei materiali e delle tecniche esecutive.
In questa sezione si inserisce l'opera di Gianni Cella: Beati e Dannati, 2021, olio su tela non intelata, accompagnata dalla dichiarazione dell'artista: "Per la mostra L’eredità di Dante ho concepito un dipinto ispirato dagli affreschi di Nardo di Cione, nella chiesa di Santa Maria Novella a Firenze. Vi sono rappresentati i beati e i dannati; nel mio dipinto ho ripreso, alla mia maniera, i grandi dualismi del mondo dantesco: i dannati e i beati di Inferno e Paradiso, i guelfi e i ghibellini".
Si è tenuta dal 18 luglio al 26 settembre 2021 l'esposizione "L'eredità di Dante" presso l'auditorium Giovanni Azzaretti di Fortunago a cura di Luigi Cavallo, Pino Jelo e Oretta Nicolini.
L’associazione Fortunagoinarte ha voluto contribuire alle manifestazioni per il settimo centenario della morte di Dante (Firenze 1265 – Ravenna 1321). E' stata organizzata una mostra documentaria con alcune edizioni di pregio e alcune popolari della Divina Commedia, libri che riguardano la saggistica dantesca, anche pubblicazioni scolastiche che potranno ricordare gli anni degli studi.
Il breve itinerario è stato ripartito in quattro argomenti: Dante Alighieri. L’uomo; Opere di Dante; Intorno a Dante e alla sua opera; Le moderne interpretazioni. Quando il visitatore passava alle opere degli artisti militanti nel campo dell’arte contemporanea, attivi e presenti nelle gallerie e in collezioni private, spesso impegnati come docenti negli istituti di Alta Formazione Artistica, non poteva non avvertire un certo disorientamento.
L’allestimento non seguiva alcun filo logico, le opere non sono state raggruppate per tendenze o correnti artistiche, mancava anche un ordine cronologico che avrebbe potuto fare da guida: le opere sono state poste l’una accanto all’altra assolutamente diverse per poetica, scelta dei materiali e delle tecniche esecutive.
In questa sezione si inserisce l'opera di Gianni Cella: Beati e Dannati, 2021, olio su tela non intelata, accompagnata dalla dichiarazione dell'artista: "Per la mostra L’eredità di Dante ho concepito un dipinto ispirato dagli affreschi di Nardo di Cione, nella chiesa di Santa Maria Novella a Firenze. Vi sono rappresentati i beati e i dannati; nel mio dipinto ho ripreso, alla mia maniera, i grandi dualismi del mondo dantesco: i dannati e i beati di Inferno e Paradiso, i guelfi e i ghibellini".